Il viaggio in Arabia si porta dietro una lunga serie di polemiche e una lunga serie di situazioni che difficilmente resteranno negli annali.
Quest'anno si è provato a intervenire in entrambe le direzioni, provando a sistemare sia la questione delle polemiche che a piazzare match chiavi per WrestleMania.
Vi ricordo che potete commentare con le vostre opinioni su Elimination Chamber o qui nei commenti, basta usare l'account di Google, oppure su FaceBook o su Instagram.
Due Elimination Chamber con costruzione simile ma per raggiungere uno scopo differente. Se per la Rumble la WWE aveva optato a usare due modalità differenti di scrittura, qui sembra invece puntare su una scrittura simile ma dall'esito diammatricalmente opposto.
La scelta di puntare tutto su un trio iniziale assolutamente terrificante in quella femminile non ha aiutato. Nikki, Liv e Doudrop, hanno delle capacità, o dei motivi per cui occupano quel posto. Ma non sono le qualità in-ring a farne da padrone. Sicuramente apprezzabile Nikki che confronta sia Rhea Ripley che Alexa Bliss ricollegandosi al feud avuto con entrambe negli anni.
Ma a parte questo, una Chamber che si apre male, con un lottato abbastanza deludente e che nel momento di confronto tra Rhea e Bianca, unico motivo di reale interesse, si sceglie di sacrificare Rhea a faovore della Bliss che non ha messo in campo nulla per essere ricordata.
Sfocia così la possibilità di una Chamber costruita attorno al confronto fra le due, uniche con reale potenzialità per tenere su la divisione nei prossimi anni. Si usa lo schema del far fuori l'altra possibilmente over, Rhea, per spingere ulteriormente la Belair e portare a una chiusura di un cerchio iniziato a SummerSlam e lasciato un po' marcire via con il procedere a vista dopo il draft. Quantomeno la scelta di riprendere il feud a distanza dà quel tocco di costruzione e lungimiranza che spesso viene criticata alla WWE. Spiace solo vedere la Ripley non poter mettere in piedi una prestazione degna nel finale del match rischiando di finire invischiata a WrestleMania ancora con Nikki (brrr) o, peggio, con la Bliss.
Quella maschile invece ha giocato meglio su alcuni elementi che invece in quella femminile sono venuti meno, ma andiamo in ordine. Seth Rollins e Austin Theory: prosegue il lavoro su Theory, gli hanno permesso di mettersi in mostra sia all'inizio che soprattutto nel finale con Brock, un ottimo lavoro in questo e non si può non riconoscere lo sforzo dietro, un lavoro che direi graduale e che si spera porti a qualcosa di buono per lui.
Anche Rollins ha potuto mettere in piedi una bella prova, essendo sul ring fin dall'inizio ha potuto avere la luce su di sè, potendosi mettere in mostra con Theory così come essere il primo eliminato gli ha fatto evitare troppo i momenti morti, riuscendo a mettersi in mostra e a mostrare quello che può fare sul ring.
La maggiore delusione è per Riddle così come per Styles che non hanno fatto nulla di particolare.
Bobby è infortunato per davvero la scrittura dalla Rumble a oggi è stato ben strutturata e quanto visto in Arabia gli ha permesso di essere protetto e infine Brock Lesnar è Brock Lesnar, cioè assolutamente in parte e tra qui e la Rumble abbiamo avuto un modo di presentarlo differente rispetto al passato, quel suo gigioneggiare da face, unito a tutta una foga agonistica che lo ha accompagnato dal tradimento di Paul Heyman in poi, lo sta aiutando molto.
Come dicevo in apertura, due Chamber con una costruzione simile al suo interno. Focus messo su alcuni nomi, per spingerne uno soltanto; con quelle che sono le problematiche del caso in questo tipo di occasione messee in scena. Sicuramente se da un lato la componente era troppo bassa, dall'altro lato era l'opposto. In quella femminile dare tutto lo spazio a Liv Morgan o Alexa Bliss ha ammazzato ogni interesse, mentre quella maschila ha dovuto sacrificare Riddle e Styles per permettere di far risaltare gli altri tre.
Però prosegue una sensatezza nella scrittura del vincitore, in ottica di cercare di portare a WrestleMania dei program ragionati e che possano offrire differenti spunti di interesse per lo spettatore e non solo lavorando su quello che è lo spettatore occasionale attirato dalla pubblicità al Super Bowl.
Il resto della card segue il più classico degli schemi da house show. Giusto un paio di match hanno avuto mordente e ne parlerò per ultimi.
The Miz contro Rey Mysterio è stato un match assolutamente insipido, con nulla di interessante. Il finale mi ha fatto sorgere una domanda relativa alle storyline abbandonate e al fatto che il feud tra Rey e Dominik probabilmente entrerà in questa categoria.
Oltre a questo sono incuriosito da quello che potrebbe essere il destino riservare al figlio di Rey nel momento in cui dovesse ritirarsi. Da un lato non vale (non dico come il padre che sarebbe impossibile) come un Theory, Bron o Riddle, ma al contempo gli daranno tanto stunt pubblicitario mettendolo contro Logan Paul. Quindi dove vogliono andare a parare?
Su cosa invece ho chiaro dove andranno a parare è il povero Drew McIntyre che rimane incastrato tra Madcap Moss e Happy Corbin. Nonostante le parole di Paul Heyman, Moss non ha le capacità e mai sarà main eventer, mi spiace. Corbin ormai ha rivestito il ruolo di quello che si usa per mantenere o mandare over qualcuno ma, a differenza di un Dolph Ziggler, non ha questa capacità. C'è differenza tra heat reale e heat d'odio. Se hanno optato però per Corbin/Drew a WrestleMania, probabilmente rientra tra quei nomi safe con cui lavorare, questo spiegherebbe il suo utilizzo massiccio, oltre alla questione heat.
Penso che quella cosa obrobriosa con Ronda Rousey e Charlotte Flair non si possa commentare in alcun modo. Terrificante. Sono in dubbio se fosse un modo per mandare avanti i due feud o se serviva una quota femminile fissa per l'Arabia per fingere non sia un regime teocratico anti-femminista. La baracconata dei cartelloni mi fa protendere verso questa opzione.
Ma parlando di baracconata dei cartelloni, eccoci ai due match di cui si può spendere qualche parola in più. Becky Lynch contro Lita.
Ci sono un paio di elementi che hanno reso il match qualcosa di più di un semplice match da house show. Il fatto che fosse uno dei pochi cori legittimi del pubblico per Lita, con tanto di cartelloni.
Il match è base, costruito in maniera logica ma con un occhio su quello che è il collo della sfidante, quindi proprio andando a lavorare su tutto il discorso della sua storia fisica e, unendo gli elementi legati al discorso del tifo arabo, che si ricollega al discorso su quella che è la sua importanza storica. Per questi due elementi è un match interessante e un minimo fuori dal discorso di cui prima.
Il secondo è il match per l'Universal Title. Match che ha una struttura molto basilare, il che facilita il lavoro a Goldberg che match più complessi non ne ha mai davvero fatti (quello con DDP in WCW, che rimane il suo match migliore in carriera). Mi ha ricordato su vari frangenti il match con Hogan nel 1998, perchè in entrambi i casi gli avversari Roman e Hogan, che dovrebbero essere heel, lottano da face. Anche se qui, come al solito, Roman fa l'heel per buona parte del match, poi all'improvviso ha fasi da face. Momenti con il Superman Punch come piena espressione di questo.
Come sempre, l'heat, cioè la fase di controllo dell'heel, non è focalizzata su mandare over Goldberg, ma su focalizzarsi di più proprio su Reigns, confermando ancora una volta che sostanzialmente il suo sia un pessimo lavoro, e che lo scopo finale rimanga quello di mandare over Roman nel momento in cui tornerà face.
Per quanto tappa fondamentale per WrestleMania, nell'ottica di confermare certe direzioni, troviamo innegabile come le storyline principali fossero già chiare e stabilite le traiettorie, questo è quello che rendo il match sostanzialmente un house show.
Che poi ho visto dal vivo dei match in house show di molto più interessanti di molta di questa card, come un John Cena/HHH nel 2005, o un William Regal/Bryan Danielson oppure il Triple Threat femminile con Flair, Lynch e Sasha Banks.
Bene per oggi è tutto, vi ricordo che potete commentare con le vostre opinioni su Elimination Chamber o qui nei commenti, basta usare l'account di Google, oppure su FaceBook o su Instagram.
Alessio Garbini