mercoledì 2 febbraio 2022

Cosa resterà di questa Royal Rumble?

La Royal Rumble è sempre uno di quegli eventi che ogni anno ha un sapore particolare. Ci sono edizioni rimaste nella storia (1992, 2004 per esempio) e altre rimaste nella storia ma in negativo (quella del 2014, di cui ho fatto una recensione che troverete cliccando sul numeretto colorato e sottolineato).
Quello che succede è che la Rumble è uno dei pochi eventi dell'annata wrestlinghiana notturna che guardo senza avere spoiler (o in diretta, se possibile).

L'edizione del 2022 non si apriva con le migliori delle premesse. La Rumble femminile si stava rimpiendo di nomi esterni, dato anche un roster ai mnimi termini; mentre quella maschile aveva una traiettoria ben delineata e definita, soprattutto dopo gli accadimenti di Day 1 che hanno dovuto riscrivere alcune storyline, ma con una prevedibilità chiara.

Avere due Rumble nello stesso show crea un grosso problema di fondo. Tu devi per forza di cose cercare di costruirla in maniera differente. Devi andare a strutturare le fasi che la compongono in maniera opposta.

Una Rumble si distingue per tre fasi principali di scrittura. L'inizio, la fase centrale per i tempi morti e la fine.
Come le fasi che vanno a comporre un match anche questa tipologia di incontro può essere modificata in alcuni aspetti, ma la sua struttura rimane sostanzialmente invariata; questo permette alle modifiche che vai ad apportare di essere rilevanti. E così ha agito la WWE nella costruzione di questi due match.

Quella femminile ha basato il tutto sullo schocking value, ovvero creando una serie di momenti di forte stupore per tutti. In primo luogo l'eliminazione di Sasha Banks (spiegabile solo con un suo non essere ancora al 100% della forma) e una serie di leggende iniziali prese e gettate fuori rapidamente.
Ci siamo trovati in una situazione in cui è mancata una ripresa dei vari feud arrivando o a degli estremi (tipo Aliyah e Natalya che si ignorano, nonostante fino al giorno prima litigassero), oppure a momenti messi lì giusto per, come Carmella e Zelina che collaborano contro Rhea Ripley oppure il ritorno della coppia Sarah Logan e Liv Morgan. E, guardando al prossimo PPV, l'interazione intuile tra Lita e Charlotte Flair.

Sono le veterane a tirare fuori feud "classici" (LOL) come Brie che elimina Nikki, oppure Michelle McCool con Mickie James o Natalya con Summer Rae. Ma, tutto sommato, ho apprezzato un paio di interazioni: Cameron che viene usata da Sonya Deville per dare fastidio a Naomi e quindi il proseguio di questo feud; il team Ronda Rousey con Shayna Baszler, che richiama alle Four Horsewomen. Un peccato sicuramente che il match per le Survivor Serie tra i due team di Horsewomen sia, a oggi, un'utopia.
Flair, Natalya e Summer che richiamano al loro team a NXT è una chicca non male, tutto sommato.
Infine, trovo interessante l'uso della James. Entrare con la cintura, essere nominata come campionessa e comunque riuscire a cavarsela bene, con anche un confronto con la Flair, quindi avendo in mente quello che è stato il suo discorso in Impact Wrestling (qui).

Parlando della vittoria della Rousey; se si va a guardare i nomi coinvolti le scelte erano obiettivamente poche. Si poteva o puntare su un nome nuovo, come lo scorso anno, magari lanciando definitivamente Ripley, oppure si poteva fare qualcosa di schocking, quindi creando il fatto di Charlotte Flair come prima nella storia a entrare come campionessa e uscirne vincitirice (non come nel 2016 o nel 1992).
In ottica di WrestleMania le opzioni con Ronda sono più accattivanti soprattutto a livello di introiti, il suo drawing power è decisamente maggiore rispetto a quello di altri nomi nel roster e sfide con una Flair o con Becky risultano più interessanti anche per lo spettatore medio WWE.
Trovo la costruzione del match in sè assai deludente. Non ci sono reali connessioni o momenti di particolare interesse, non c'è valore dei nomi coinvolti e l'inserimento di molti nomi vecchi servono giusto come tappabuchi, data la carenza effettiva di donne nel roster.
Purtroppo non sono ancora riusciti a costruire una Rumble femminile come si deve o da poter ricordare in futuro, nel bene o nel male. Speriamo nel 2023.


Di natura differente la Rumble maschile. Nella prima parte il peso era sull'inserire più nomi possibili, in contrasto allo shocking value di prima, e abbiamo giusto qualche ripresa di storyline e feud con Shinsuke Nakamura e AJ Styles (con un inizio di Rumble abbastanza fiacchetto) e Johnny Knoxville con Sami Zayn in costruzione per WrestleMania, oltre a un incapace Omos messo nel ruolo del monster heel.

Nel seguito ci sono alcuni spunti di ripresa o inizio di questi. Peccato l'assenza di interazioni tra Damien Priest e Bad Bunny, con il ruolo di Priest preso palesemente da Rey Mysterio (il che mi ha fatto sorgere un quesito, cosa accadrebbe se uno come Bunny decidesse di farsi una pausa dalla musica lottando per uno o due anni in WWE?). Parlando di Rey, il fatto che per settimane si sia teasato uno scontro padre-figlio con Dominik, con tanto di eliminazione lo scorso lunedì, che si è risolto in nulla di fatto.
Sempre a questo Corbin e Moss che interagiscono con Boogs e Drew McIntyre, proseguendo il feud che abbiamo iniziato a vedere nelle precedenti settimane.
Bella l'interazione di Ridge Holland con Styles e Sheamus, che ha permesso di dare coerenza interna ad alcuni momenti morti del match. Tra l'altro mi ha fatto chiedere se Styles e Sheamus avessero mai avuto un feud, perchè potrebbe uscire interessante.
Infine, gli RK-Bro che si vendicano degli Alpha e interagiscono con Big E, anche qui, permettendo un legame con quanto visto nelle precedenti settimane.

Prima di parlare di Brock Lesnar, volevo sottolineare l'uso di Austin Theory che si porta a casa una buona prestazione; proprio in quest'ottica inserirlo fin da subito, nel momento in cui ci sono pochi nomi di peso o momenti importanti permette di dargli un po' di spotlight.
Dopo l'ultimo Raw, trovo importante sottolineare un Chad Gable che riveste il ruolo di stratega e mattatore di Omos, sottolineando ancora una volta il suo personaggio e dandogli coerenza e considerazione, più di quanto si potesse sperare in passato.

Brock Lesnar doveva già vincere questa Rumble, era scritto fin dal ritorno. Rivestendo il ruolo di top face da contrapporre al top heel, Roman Reigns, e il suo nuovo alleato heel Paul Heyman. Situazione che è stata rimandata e che ha stoppato il piano per Seth Rollins contro Bobby Lashley a WrestleMania per il WWE Title. Interessante e impeccabile il voler proseguire la storyline sfruttando comunque alcuni spunti che si erano prefissati da tempo, riuscendo quindi ad aggisutare il tiro. Questo per dimostrare che, quando hai una storyline chiara in mente, anche se ci sono imprevisti, puoi sempre sistemarla per giungere a quanto si voleva.


Entrambe le Rumble, 3 Jeffini:


Ogni tanto in WWE hanno dei seri problemi nella costruzione dei propri match. In due dei tre incontri titolati hanno scelto una costruzione che andava a modificare la psicologia.
Doudrop è face. Ma ha lottato da monster heel, andando a creare un non-sense totale, con una Becky Lynch che si prende la overness e tu vai a sperare che lei riesca a portare il pin decisivo.
Così come non sei in grado di costruire un heel vs. heel ma scegli di prendere il tuo top heel, Reigns, e di usarlo da face. Come fatto vedere anche a SmackDown dove fa un promo palesemente face, ricordando a Rollins quanto fatto col tradimento.
Se Rollins ha lavorato bene da heel, con entrata e attire dello Shield per andare sotto pelle di Roman, questo ha reso il match non sense, soprattutto per il fatto che se tu usi gli heat su Seth, quindi andando a far tifare Reigns, non puoi costruire un finale in cui prima non molla la presa (usando la finisher da heel, nonostante durante il match abbia anche usato il Superman Punch) e poi si va a vendicare usando le sediate, richiamando al tradimento.
Se fosse stato fatto con un Roman Reigns top face ci troveremmo di fronte a un match assolutamente interessante e ben strutturato, invece siamo di fronte al primo errore di costruzione della psicologia di un match della serata.

Non mi soffermo troppo sul Mixed Tag, se non per sottolineare e apprezzare l'omaggio di Beth Phoenix a Luna Vachon.

Per tutti e tre gli incontri, 2 Jeffini e mezzo:

 
Infine possiamo trovare in Bobby Lashley e Brock Lesnar un ottimo match titolato. A partire dal video introduttivo presentato a Raw due settimane prima e riusato nel Kickoff che ha creato e messo in piedi un video packaging che rimanda subito alle sfide da MMA, oltre alla storia personale dei due che riprende anche i percorsi nel NCAA.
Questa loro storia viene sottolineata anche nel match, partendo dalla posizione del lock up, cioè il modo di portare la guardia iniziale che va a lavorare proprio in uno stile da lotta libera; così come si usa nelle prime fasi uno stile più tecnico (con i Suplex) e scientific.
Il finale è asservito alla conclusione del turn di Heyman (con Reigns heel, di nuovo) per ripendre il discorso che facevamo parlando della Rumble.
Non posso pretendere o chiedere di più da un match tra i due, non mi aspettavo un match da 5 Jeffini; mi aspettavo una costruzione basata sui loro passati e un match che prendesse ad ampie mani proprio da questo stile di lotta.
Il finale che unisce i puntini lasciati in sospeso e ci proietta a WrestleMania rendendo scontata la Rumble, certo, ma rimandando a una progettualità è decisivo. Certo aver avuto il tradimento di Heyman a Day 1, con Lesnar direttamente nella Rumble sarebbe stato meglio per l'incapacità di creare incertezza sul match in sè, ma ci avrebbe privati della possibilità di vedere Lashley/Lesnar.



Provo a immaginare se questo PPV sarà ricordato in futuro e trovo difficile che questo avvenga. Non ci sono momenti che si possono definire iconici, nel bene o nel male, così come non ci sono momenti che potrebbero rimanere impressi nell'immaginario collettivo perchè hanno portato a elementi decisivi (come Titus nella Rumble araba).
Forse l'unico motivo per ricordarla è il lavoro fatto dietro al percorso tra Regins e Lesnar, un lavoro che ha permesso di posizionare questo Special Premium Event nella Road To WrestleMania in maniera convincente, quasi quanto altre Royal Rumble nel passato.

Se vi è piaciuto vi chiederei di condividere il più possibile e di seguirmi su FaceBook e su Instagram.

Alessio Garbini


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