Appuntamento domenicale con JeffoVisioni, la rubrica settimanale in cui andiamo ad analizzare il meglio che la settimana wrestling ci ha offerto.
Una settimana più riflessiva rispetto alla precedente, i postumi di AEW Revolution 2022 (di cui potete leggere: qui) hanno tenuto tutta la settimana occupata, assieme a quello che è successo con la ROH (ne parleremo a breve). Ho anche iniziato a parlare di NJPW, in preparazione a commentare la New Japan Cup, potete trovare la recensione: quo.
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Le puntate settimanali WWE
Vince Sr., il padre di Vince McMahon, era solito dire al figlio che quando gli affari al Madison Square Garden crollano la WWE stessa crolla.
Lo sapeva bene, dato che negli anni '60 rischiarono di chiudere, finendo in onda su una TV in lingua spagnola e banditi dal MSG perchè facevano troppi pochi spettatori.
Quindi nel momento in cui gli affari a New York non erano certo memorabili, non rimane che costruire due momenti chiavi di questa Road To WrestleMania proprio al Garden.
Da un lato con l'assalto (nel video qui sotto) di Roman Reigns a Brock Lesnar e dell'altro con Ronda Rousey che sottomette Charlotte Flair.
Non ricordo in passato che ci siano stati molte altre situazioni dove il concetto di "ti devi qualificare" avesse un peso così forte in vista di WrestleMania, quasi come se Nick Khan avesse dato l'input di insistere molto sul concetto alla base del Super Bawl e che quindi non tutti possano lottare nelle due serate e solo il meglio possa farlo.
Questo ha portato a una puntata di Raw costruita sostanzialmente su un solo lungo angle: attorno al titolo Tag Team, o meglio, questo come specchio del futuro di Kevin Owens e Seth Rollins.
Sul discorso dei titoli. Il Tornado Triple Threat Tag Team (il match delle T) è sicuramente piacevole che permette anche di dare un minimo di spessore attorno a Riddle e Gable che mettono in mostra alcune delle loro capacità, nonostante questo incontro fosse più un tappabuchi sulla puntata in sè, confermato anche da quanto detto dagli Street Profits rimandandoci a settimana prossima e, questa ora iniziale, ha permesso principalmente di costruire il finale con la sfida di Owens verso Steve Austin, il destino di Rollins manca e sarà interessante vedere dove si andrà con lui, dato che la coppia (con la risposta di Austin) non andrà per i titoli.
Il resto della puntata non porta avanti nulla. Austin Theory che fa il midcarder malmenato da Damian Priest; Rhea Ripley che con Liv Morgan si inseriscono a forza nel match per le cinture femminili, o Edge che conferma il turn heel, spiegandoci che aver menato AJ Styles per fargli emergere il sè dominante, lo ha portato a risentire la sua parte cattiva.
Bron Breakker è stato il vero e proprio protagonista della settimana WWE.
Ottiene finalmente l'agognata partecipazione attiva al main roster a Raw, con un lavoro che potremmo definire curato dietro la costruzione effettiva dell'attesa per il suo debutto, fa la sua figura tramite Tommaso Ciampa e Dolph Ziggler che se lo caricano sulle spalle permettendogli di risplendere.
Un po' quello che è avvenuto anche a NXT, nel Triple Threat; il ruolo effettivo di Ciampa viene messo in evidenza in questo match un aiuto per spingere Bron, tanto che il pin se lo prende lui.
Ammetto che pensassi più a un passaggio a Ciampa o un pin di Bron su Dolph, in modo da proteggere Ziggler da un single match, ma al contempo settare sia il terzo incontro tra ex campioni che dando un feud già pronto per Breakker nel momento in cui passerà al main roster. Prospettiva che sembra imminente (immagino la puntata di Raw post-WrestleMania).
Prima di parlare di SmackDown e di come uno dei protagonisti di NXT: UK siano stati usati, parliamo un attimo proprio di NXT: UK con un match ottimo tra Charles Dempsey e A-Kid fresco di promozione a NXT (dove di questo passo si chiamerà qualcosa tipo Pedro o Miguel. Ma ve lo ricordate Paso Adelante?).
Un match intenso, costruito in maniera certosina dove ogni presa e ogni movimento significava qualcosa in modo da costruire e portare un finale che aiuta nella messa in scena dell'incontro.
Per fortuna che abbiamo avuto il segmento al MSG, perchè Lesnar che insegue Paul Heyman è una cosa terrificante. Bella costruzione per il più grande match di sempre.
Non dimentichiamo che Ronda che sottomette Flair non è mai avvenuto, nonostante il pubblico dicesse qualcosa.
Nonostante il pochissimo tempo avuto, Austin Theory con Pat McAfee è un modo per proseguire, un modo apprezzabile.
Infine. Pete Dunne come Butch. Nella nuova stable razziale. Questa volta unendo la Gran Bretagna e l'Irlanda in una sola nazione. Bei tempi quelli della League Of Nations.
Le puntate settimanali AEW
Degli sviluppi interessanti a Being The Elite. Era da parecchio che non ci fossero avanzamenti nelle storyline in questo contesto, se non avanzamenti autoreferenziali. Da un lato abbiamo il proseguio del teasing di Jeff Hardy in AEW, così come la fine dei segmenti su Colt Cabana rientrato dall'Australia (dove partecipava a un reality). Abbiamo due momenti chiave che si collegano direttamente a Revolution.
Da un lato Adam Page che è distrutto dalle sue azioni, con Alex Rynolds che sembra non apprezzare quanto accaduto e, dall'altra parte, Adam Cole che come Page chiede agli Young Bucks dove fossero durante il suo match e un attire col nome Hangman che viene portato proprio a loro.
Interessanti teasing del futuro. Come Being The Elite ci ha abituato in passato.
Ho dovuto mettere Being The Elite all'interno della sezione dedicata alla AEW proprio perchè i due elementi emersi qui, sono stati un filo conduttore della puntata di Dynamite, una puntata che ha segnato un effettivo nuovo inizio per la federazione post-PPV.
Il tease per Jeff Hardy è finito con il debutto di Jeff e la riformazione degli Hardy Boyz. Interessante che si sia parlato di Jeffrey Nero Hardy al commento. Mi chiedo se anche Jeff sarà travolto nel personaggio di Matt di avere più personaggi, che era un'idea accattivante (i video del multiverso di Matt Hardy su YouTube erano gustosi: la Playlist sul canale YouTube) ma come spesso capita con lui, la realizzazione rischia di essere messa in difficoltà rispetto alle intenzioni; non a caso il Delete Universe ebbe successo grazie alla mano di Jeremy Borash che riuscì a limarne gli spigoli rendendola vincente (Borash che come Steve Guerreri o Ryan Ward se prendessero in mano l'head booking WWE ne givoeremmo tutti). Al link seguente il mio riassunto della storyline di Broken Matt: qui.
Vediamo poi Adam Page interagire con il Dark Order indossando l'attire mostrato ai Bucks a BTE, nel momento in cui fa sapere ai suoi amici di aver scelto i Jurassic Express, mentre Adam Cole ha invece scelto proprio i fratelli Jackson che si troveranno quindi di fronte a Page per la prima volta da Full Gear, dopo non aver aiutato Cole. Queste sono le cose che fanno apprezzare la scrittura della AEW.
Sono un po' confuso su Chris Jericho invece. Tutta la storia con Santana & Ortiz, che settimana scorsa è stata accontanata alla buona, per poi riprendere questa e costruire la nuova stable è un grosso punto interrogativo. Per il resto non mi spiace l'idea di Jericho che si prenda giovani vari sotto di sè e li scorazzi in giro, un po' come fatto con Sammy Guevara (tutto il match suo poi lascia un po' così, soprattutto il program non mi fa impazzire).
Una di quelle cose che apprezzo tantissimo, rimangono i piccoli dettagli che vanno un po' a modificare la struttura classica della puntata. Tony Khan che aggiunge in corsa tramite Twitter il match tra PAC e Wheeler Yuta perchè Adam Page Vs. Dante Martin è durato troppo poco.
Due promo hanno rubato la scena in questa puntata di costruzione. William Regal, il suo promo racconta tanto, racconta la sua storia, racconta perchè è lì e ci fa subito capire il ruolo che ha avuto nella vita di Bryan Danielson e di Jon Moxley giustificando e rifnorzando il loro nuovo legame che apre a tanti interessanti aspetti che potremo andare a vedere più avanti.
Il secondo è quello di Wardlow, non me l'aspettavo. Sul ring non è un Omos, che è incapace, ma quantomeno quelle due cose le riesce fare, ha un buon impatto visivo, come poteva essere un Ryback, e questi elementi uniti a una buona capacità al microfono me lo porta quasi a farlo rassomigliare davvero a un Batista, un po' come ricordavo nella recensione di Revolution, in cui facevo un parallelo tra i due. Questa uscita dal Pinnacle (che assieme agli FTR che sembrano puntare dritti ai titoli tag ne pone la chiusura) aiuta anche a tenere vivo in mente MJF, altro punto di costruzione apprezzato assieme al Tweet, il fatto che MJF e CM Punk si vedano solo in recap e tramite rimandi di altri, proprio per dare peso al loro match. Cosa che non si fa quasi più.
Il meglio del resto
La MLW ha usato uno stile particolare per l'ultima puntata sviluppandola come se fosse un PPV, nel senso di fare SuperFight incentrato sul match titolato tra Hammerstone e Davey Richards, il problema è che l'hanno riempita di cose non necessarie, un po' come fecero per il match tra Jacob Fatu e lo stesso Hammerstone. Qui buona presentazione, con le interviste, la sfilata di tutti i MLW World Champion e il match, abbastanza normale, ma la cui importanza è l'assalto finale di Richard Holliday (che va anche a rendere insensato tutto quanto visto tra il leader della Dinasty e Cesar Duran).
L'ultimo PPV di Impact Wrestling e la puntata settimanale offre una singola riflessione. Spero che la scelta di mandare Josh Alexander subito con Moose possa essere una netta distanza dalla costruzione che ha avuto fino a oggi. Anche se le interferenze del team ROH non mi fa sperare bene.
Anche per questa settimana è tutto, ci vediamo domenica con il prossimo appuntamento di JeffoVisioni, in settimana almeno un articolo, se riesco due. Il primo dove parlreremo di ROH o della personalità di Vince McMahon, il secondo invece dedicato a un progetto TOP SECRET!
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Alessio Garbini