domenica 18 giugno 2023

JeffoVisioni: si aprono le porte proibite e si chiudono i portoni

Una settimana che muove tante cose. Partendo da Impact Wrestling dove abbiamo nuovi campioni, passando per la fine della Bloodline e l'inizio della reale costruzione allo show NJPWxAEW.

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Cerco sempre di mettere in piedi contenuti differenti per ognuno di questi quattro social; per questo è sicuramente importante riuscire a seguire tutto, per non perdersi nulla. 


Il meglio del resto: Impact Wrestling

Against All Odds 2023 è stato quello che avrebbe dovuto essere Rebellion.
Non essendo un PPV in senso stretto ma uno speciale su Impact+ è stato un peccato perchè si è trattato di un evento pensato e ragionato come al più alto livello.

I MCMG con i titoli sono una ventata nostalgico che fa capire anche lo stato di forma stesso della compagnia. Non possiamo dire che Chris Sabin e Alex Shelley siano quei veterani che fanno quelle due taunt tipiche e poi spariscono, sebbene spesso si siano visti lottare a livello base, però ad AAO non si sono tirati indietro.
La vittoria di Chris Sabin del titolo X-Division è giunta in un match combattuto a livelli alti, la tensione e la struttura dello stesso ha permesso sia al neo campione che a Trey Miguel di mettersi in mostra, la chimica tra i due è stata sicuramente scoppiettante e ha permesso di avere un match da vedere.
Meno in focus Alex Shelley, che ha lottato in maniera inferiore contro Steve Maclin, ma è stata la storia in sè che si è rivelata essenziale. Qui la domanda se abbia senso che uno in rampa di lancio come Maclin che ha bisogno e necessità di mostrare le sue doti sia la vittima giusta per Shelley sorge spontanea. Non siamo alla situazione disastrosa del feud tra Robert Roode e Jamest Storm dell'era Hogan, ma non siamo nemmeno alla scelta migliore.

Per entrambi:

Shelley vince il suo primo titolo del mondo di Impact, lasciando solo Frankie Kazarian come ultimo veterano senza corona.
A proposito del quale il suo match contro Eddie Edwards è stato decisamente buono, con un Edwards più in bolla rispetto agli ultimi anni. Il fatto che fosse un inedito ha dell'incredibile ricordandosi chi siano i due nella storia della disciplina.
Le new wave di Mashla Slamovic come regina del Deathmatch trova strada anche qui, in un Dog Collar Match contro Killer Kelly.
Nella settimana in cui perde il titolo GCW dopo un ottimo Cage Of Survival contro Rina Yamashita, si trova ancora protagonista con un match brutale, per quanto glielo si possa permette in una compagnia con non lavora con l'Ultraviolence. Ancora una volta sottolinea la solida base sotto che è essenziale per rendere un Deathmatch più che una sequela di spot violenti.


La settimana AEW

Cosa possiamo dire di MJF che non abbiamo già affrontato? Una modalità di costruzione dei promo di alto livello unita a una capacità di stare sul ring chiara e super efficace.L'incontro con Adam Cole sottolinea ancora una volta questo. Una costruzione delle differenti fasi del match che si evidenzia e si mette in gioco proprio in quelli che sono i suoi elementi tipici: cioè il modo di gestire le differenti fasi di dominio heel, andando a piazzare elementi importanti di storia per il finale.
La prima fase di heat in cui lavora proprio sulla sua arroganza rubando mosse e movenze a tutti i maggiori heel, unito a una fase di secondo heat che invece porta a una violenza mirata a distruggere ulteriormente il face sono la pefetta chiusa narrativa.
Adam Cole ìinvece lavora benissimo da face, subendo in maniera efficace, vendendo i momenti dell'incontro in modo da produrre un senso di pericolo costante, ma anche di poter risalire in qualunque momento. Il finale che racchiude bene tutto questo, unito al personaggio di MJF e al fatto che Cole non sia un face classico (guardiamo alla sequenza con la cintura), aiuta a rinforzare entrambi in vista di un proseguio del program.

Inizia la battaglia per l'anima di Sammy Guevara. Nel momento in cui hai iniziato ad allontanarlo da Chris Jericho nelle scorse settimane, assieme all'annuncio della gravidanza, non rimane dunque che andare a sottolineare il suo turn e, un'allenaza con Darby Allin, rende il tutto interessante. I due rimangono quelli più vicini a una possibile vittoria titolata rispetto a Jack Perry e quindi che trovino una dimensione propria è importante. Lo scontro Sting e Jericho è un program che probabilmente è stato richiesto da entrambi perchè un buco nella loro carriera.
Il tema del bisogno di una cintura per Jack Perry rimane, in fondo è il suo obiettivo per il 2023, e dopo quello che sarà il fallimento con SANADA, cosa rimarrà del team con il campione FTW?
Mi sembra chiaro che la dimensione per i Jungle HOOK sia quella di andare a scontrarsi attorno alla cintura.

No. Durante l'8 Man Tag è apparsa questa scritta. Ho letto di chi la collega a Nick Wayne e non posso che concordare, vedendo la presenza di Allin e di Swerve Strickland sembra proprio il collegamento corretto da fare, soprattutto dato che Nick ha una storia con loro due e sta per arrivare (ne ho parlato meglio in questo articolo su chi sia Nick Wayne).

Il match con il campione TNT non è stato sicuramente tra i migliori, Wardlow ha lavorato molto basic e lo stesso si può dire per Jack Hager, la storia con Christian Cage rimane abbastanza deboluccia.
Che Sky Blue abbia una sua possibilità è ottimo; che sia stata costruita sfruttando Rampage, dandole quindi un minimo di profondità rispetto a una difesa totalmente random, è stato un aiuto anche per Toni Storm e le Social Outcast.

Un paio di note da Rampage. Spero che il 6-Person tra i Briscoe e i Jarrett chiuda la rivalità Karen Jarrett e Aubrey Edwards perchè è davvero un livello molto basso. Divertente rivedere Papa Briscoe e stop.
Invece bel lavoro di Konosuke Takeshita contro Bandido. Uno di quei match che viene costruito lentamente, che non rimarrà negli annali ma che è sicuramente un ottimo esempio di come fare della buona televisione senza sprecare super prime volta.

Le presenza di nomi NJPW in vista di Forbidden Door si rinforza. Tralasciando SANADA, abbiamo la sfida di Hiroshi Tanahashi e la presenza di Zack Sabre Jr. su Orange Cassidy, questo sarà un incontro  molto interessante che andrà a sottolineare decisamente quella che è la capacità di OC sul quadrato dal punto di vista tecnico. Magari la gente capirà quanto sia buono.
Il finale di puntata è il modo migliore per andare a costruire Forbidden Door. Serie di continui cambiamenti che portano inesorabilmente verso una scontro totale. Mancava solo Kazuchika Okada, ma vedere il rientro di Eddie Kingston che subito riprende con Claudio Castagnoli, un Konosuke Takeshita ancora decisivo, un Kenny Omega in formissima e infine Will Ospreay a serpresa, crea un interesse senza pari.
Lo show di scontro tra le due realtà, mai come quest'anno sembra di altissimo livello, anche grazie a questo finale.


La settimana WWE

Se la scorsa settimana la puntata di Raw sembrava rivoluzionaria rispetto al solito, quella di questa settimana è un ritorno al passato. Non solo per come è stata pensata sulle tre ore, ma perchè basata su tutta una lunga serie di premesse assolutamente senza continuità.

Perchè i segmenti che coinvolgono Cody Rhodes, Dominik Mysterio e The Miz possono anche arrivare da una sua logica legata a settimana scorsa; ma sono appunto questo, una limitazione che non possiede una reale profondità narrativa, non esiste una continuità che possa davvero spiegare come mai ci siano queste interazioni perchè non arrivano da alcuna costruzione dei personaggi, continuano a  piazzarli in questo modo per occupare spazio andando in discontinuità con quello che Cody, Miz e Dom hanno fatto fino a settimana scorsa.
E ragionando a più ampio spettro anche l'Imperium agisce su questa logica. Perchè da quando ha debuttato a Raw ha continuato ad attaccare il trio dei campioni tag e Matt Riddle, ma non c'è una reale motivazione se non la necessità di essere riconosciuti, ma il loro modo di agire è mosso dalla logica del non perdere tempo. Ovvero si cerca di piazzarli in più segmenti possibili, dilatando i tempi, per riuscire ad allungare il brodo in vista di un Six Man a MITB mi verrebbe da supporre.

NXT si rivela una buona puntata, molto solida. Che sia segno di un inizio di investimento concreto sul prodotto come annunciato da Nick Khan?
Questo riguarda sia gli aspetti di storia, che di incontro, che di costruzione dei personaggi.
Si inizia forte con un Six Man Tag molto valido, uno di quegli incontri che grida PWG da ogni poro e che proprio per questo avendo dentro nomi come quelli di Mustafa Ali, Wes Lee, Tyler Bate, DYAD e Joe Gacy che sanno come stare su un quadrato (e almeno 2 su 6 sono stati in Guerrilla) esce molto bene. Match sicuramente da vedere.


Ennesima svolta della Bloodline, il percorso di separazione tra il gruppo e gli Usos arriva a un punto di svolta. Questo sarà un elemento narrativo importante in quella che sarà la sconfitta di Roman Reigns. Non penso che i tempi della separazione saranno brevi, mi aspetto che il coinvolgimento dei due con il Triplo Campione e Solo Sikoa si protrai per tutta l'estate e forse anche autunno. 

Quello che invece si vede nel confronto tra Finn Balor e Seth Rollins è invece il modo migliore per dare un senso di profondità a una rivalità che si svolge solo per un mese. Riprendere il famoso match di sette anni fa e le dinamiche dietro l'assegnazione del titolo Universal rimane perfetta narrazione, che non era scontato ci fosse.
Cos'è quella cosa tra Balor, JD McDonagh e Damien Priest?

Continuano le influenze del main roster su NXT. La sfida Seth Rollins/Bron Breakker è importante su più livelli. Permetterà finalmente a Bron di andare a scuola da uno come Seth, in più porterà pubblicità al roster e infine fa capire fin da subito il trattamento che il figlio di Rick Steiner avrà.
Così come altri ruoli di nomi sicuramente minori, ma che nel roster giallo magari otterranno un minimo di visibilità, penso a Dana Brooke, Angel Garza & Humberto Carrillo o Baron Corbin, su cui già mi sono soffermato settimana scorsa (potete leggerne qui).

Per fortuna che la divisione femminile di Raw possiede invece quel minimo di continuità che manca al resto. Zoey Stark che continua il feud tra Trish Stratus e Becky Lynch, focalizzandosi su MITB, è il modo migliore sia per tenere vivo il program che per costruire interesse attorno al Ladder Match.
Voglio elogiare il match tra Shayna Braszler e Raquel Rodriguez. Semplice e rapido ma ogni cosa al suo posto, una narrazione in-ring e al di fuori che permette a tutte le protagoniste di emergere. Peccato sia durato meno di 3 minuti.

SmackDown sembra darsi una mossa sulla divisione femminile. Da un lato proseguono i dissidi nelle Damage CTRL, come temevo l'infortunio di Dakota Kai ha inesorabilmente accelerato la separazione delle altre due, Iyo Sky rimane la miglior wrestler della sue generazione e si spera che un minimo di considerazione la possa ottenere, la reazione contro Bianca Belair dovrebbe far sperare bene.
Il ritorno di Charlotte Flair e la costruzione di una Bianca/Flair titolato, non mi fa sperare bene per l'altra giapponese, che si trasforma ancora una volta in una vittima sacrificale e campionessa di passaggio.

Anche le interazioni tra Bronson Reed, Shinsuke Nakamura e Ricochet in vista del Ladder maschile mantengono l'interesse, non c'è la profondità vista in Becky/Stark ma almeno ci permette di avere quel minimo di interesse che va oltre al semplice discorso della valigetta.
Ho trovato tutto sommato il modo di porre contro Malik Blade e Edris Enofe accattivante; i due non hanno capacità, sono scarsi sul ring e in quanto a personaggio sono proprio al livello base, questa idea di confronto con Hank Walker & Tank Ladger può permettere di sviluppare quantomeno un minimo di personalità. 

Mi ritrovo un attimo perplesso su alcuni personaggi del roster giallo. La questione attorno a Dabbo Kato e le sconfitte con Scrypts e Axiom per esempio, a cosa dovrebbero portare?
Così come la vittoria di Nathan Frazer della Heritage Cup su Oro Mensah e non su Noam Dar. A cosa porterà?
Per non parlare del mio "prediletto" Von Wagner con questa storia con Robert Stone e il terapeuta. A che serve?
Tutte storie in bilico tra la porcata e il reale interesse per questi nomi. Vedremo dove cadremo.

La divisione tag del roster blu ci porta lontano dalla strada tracciata a Raw, con i Pretty Deadly che si prendono lo spot verso i titoli. Che si aspettino reazioni da face per l'Imperium a Londra?

 

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Alessio Garbini



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