sabato 1 agosto 2015

Roddy Piper ci ha lasciato

Roddy Piper aveva 61 anni. È stato colto da un infato nel sonno, la notte di giovedì 30 luglio 2015.
Cosa si si può dire di uno dei più grandi wrestler che ci siano stati negli ultimi 30 anni?
Proverò a raccontare qualcosa di lui oggi, anche se è impossibile racchiudere una vita come la sua in queste poche righe.

Nel 2015 l'elenco di leggende e grandi personaggi che ci hanno lasciato si fa sempre più lunga, Verne Gagne (necrologio di Gagne), Dusty Rhodes (il ricordo di Dusty), Perro Aguayo, Jr (la tragedia di Perro), Buddy Landel, Steve Rickard, Larry Winters, Tommy Rogers e Cora Combs.
Oggi dobbiamo purtroppo aggiungere anche Rowdy al triste elenco.


Cosa sarebbe stato di WrestleMania I senza la perfetta combinazione di tre fattori?
Hulk Hogan, Mr. T e soprattutto Roddy Piper?
Chiunque si soffermi un attimo sulla narrazione sa come sia chiave il ruolo dell'heel sia. Piper aveva questo difficile ruolo. Doveva essere quella perfetta combinazione di carisma e di faccia da schiaffi che potesse spingere l'intero pubblico a volere che Hogan e T lo riempissero di botte.
E ce la fece. L'azzardo di Vince McMahon di mettere in scena un evento come WrestleMania fu vinto proprio grazie a Hot Rod.

Sebbene avesse debuttato in Canada e poi qualche anno in AWA il suo grande momento avvenne nel territorio di Gene LeBell, la NWA Hollywood con sede a Los Angeles. Qui sotto la guida di un grandissimo booker come Leo Garibaldi potè affinare le sue doti. Divenne in poco tempo uno degli heel più odiati dai tempi di Classy Freddy Blassie.
In questa prima fase di carriera viene soprattutto ricordato il suo lungo feud con la famiglia Guerrero. I segmenti, i match con soprattutto Chavo Guerrero Sr., seguiti dal coinvolgimento del padre Gory e il fratello Hector furono chiave per ottenere una chiamata importante a Charlotte.

Qui si ha giusto il tempo di mettere in piedi un grandioso feud con Greg Valentine, culminato nel Dog Collar Match di Starrcade 1983, che riceve la chiamata da Vince McMahon per essere l'heel su cui costruire la sua federazione.

L'approdo in WWF e la fine della sua carriera in WCW sottolineano ancora una volta quanto Piper fosse uno dei migliori wrestler ad aver calcato un ring.
Il suo carisma e le capacità di intrattenere lo portarono anche a debuttare a Hollywood. Il film "Essi Vivono" di Carpenter è sicuramente un grande esempio di questo, magari ci ritorneremo.


Piper ha sempre rappresentato per me una delle eccellenze del wrestling. I suoi Piper's Pit sono dei segmenti grandiosi e poterlo vedere dal vivo a Milano durante un House Show della WWE fu un'emozione non indifferente.

Se ne va un altra grande leggenda, uno di quei nomi che chiunque dovrebbe conoscere e studiare per capire cosa bisogna fare per stare su un ring.

Se volete lasciare anche voi un ricordo per Roddy vi rimando ai social del blog.
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Alessio Garbini
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