lunedì 4 aprile 2022

WrestleMania 38: commento e Jeffini per NXT: Stand & Deliver

 Ritorna uno degli appuntamenti più apprezzati nella storia del sito. La serie di appuntamenti legati a WrestleMania, quindi come avrete potuto vedere sia su FaceBook che su Instagram siamo al quarto giorno di una serie di articoli che ci accompagnerà lungo tutto il weekend e oltre (se ancora non lo fate, seguitemi sia su FaceBook che su Instagram cliccando sul nome del social di vostra scelta. In entrambi i contesti i contenuti sono differenti).

Oggi è il quarto appuntamento di WrestleMania 38 (il primo lo si trova cliccando: Hall Of Fame, il secondo seguendo: pronstici e il terzo JeffoVisioni) che ci porta a analizzare con anche i Jeffini a tutti i match, il pomeriggio/serata di NXT 2.0.


Questa appuntamento con NXT doveva anche essere un banco di prova di quello che il nuovo brand sia in grado di fare.
Diciamo che, se il cambio di look, il cambio di nomi al vertice e di nomi in generale sia stato immediato, alcuni passaggi però necessitano di entrare in circolo più lentamente e, dopo oltre 6 mesi di NXT 2.0 è il momento di tirare le somme e capire la traiettoria di questo brand.

Ci sono dei nomi che sembrano pronti a passare al main roster per un insieme di elementi di conclusione narrativa che abbiamo visto in questi mesi e che sembrano portare a questa scelta.

Non possiamo non partire da Tommaso Ciampa. Ci sono stati degli elementi narrativi molto belli in questo match. Penso al suo ingresso in cui abbiamo la sua storia, così come l'abbraccio con HHH che va a sancire sia il suo commiato al brand, sia un moto d'orgoglio per Paul stesso che, dopo l'annuncio a ESPN, doveva ancora presentarsi al suo pubblico.
Se ripenso a Reddit che gli manda un cesto di frutta per il lavoro dei TakeOver, provo sia un senso di amarezza perchè il progetto è stato distrutto, sia un senso di sollievo, perchè quel tentativo di scimmiottare e uccidere in giro le varie realtà si è fermato (non con pochi danni, penso alla ROH o alla scena inglese).

Com'è stato il match d'addio di Ciampa? Diciamo che è un match molto semplice. Tony D'Angelo è appunto uno di quei nomi che ha iniziato l'altro ieri e che quindi si limita a fare quelle due/tre cose che gli dicono di fare, con una gimmick macchietta, che quantomeno usa dei trucchi che sono in linea col personaggio per costruirci un match un minimo interessante e guardabile, ma nulla più.

Capisco l'idea di dare un saluto a Tommaso dando la spinta a Tony, ma potevano anche pensare qualcosa di diverso. Se non con un match di spessore almeno un'apparizione di Johnny Gargano.

LA Knight è uno di quei nomi che in WWE sembrerebbe funzionare alla grande. Ha il fisico, ha il look, ha capacità al microfono e sul ring il suo lo sa fare bene. Ha purtroppo una pecca, l'età. A 39 anni, l'ex Impact World Champion, non ha grosse prospettive a lungo termine nel main roster.
Però ha sicuramente la possibilità di mettersi in mostra e farsi notare. Su quest'ottica ha senso che la sconfitta con Gunther serva come saluto al roster. Ha avuto da un lato la sfortuna di arrivare nel momento di cambio della guardia, ma al contempo ha potuto farsi vedere da Bruce Prichard e John Laurinaitis, e questo è qualcosa che un Robert Roode non ha avuto. Questo fattore potrebbe essere decisivo per renderlo almeno un midcarder d'impatto in un SmackDown o Raw.

Gunther e l'Imperium sono un grosso punto interrogativo. Difficile riuscire a capire se quello che stiamo vedendo sia un modo per utilizzare WALTER un po' alla buona, non capendone effettivamente il potenziale, o se sia un modo per inserirlo nel roster per poi utilizzarlo meglio dopo che saranno partiti i vari nomi.
Una cosa che mi lascia perplesso è sicuramente il modo in cui è costruita la relazione tra i tre. Se uno è Ring General si presuppone che gli altri siano dei sottoposti, un rapporto simile a quello della Bloodline per intenderci, invece qui abbiamo un rapporto quasi paritario e questo va a danneggiare la gimmick.

Venendo al match in sè, è stato un incontro solido, quello che mi aspetto dall'austriaco, che riesce a far fare match di livello un po' a tutti, soprattutto se, in questo caso, ci troviamo di fronte a uno come LA che, sul ring è un ottimo worker.
Il match scorre bene e, dato il posizionamento tra due match "forti", non potevano sicuramente strafare, ma riesce bene a mantenere l'attenzione e a preparare il pubblico al main event.

 

Uno degli aspetti che ha forse più caratterizzato la corsa di NXT epoca TakeOver è il discorso sulle Spotfest.
Un metodo narrativo che rappresenta bene quella che è la generazione videogame, cioè quel tipo di match basato sulle mosse spettacolari e che ha una sua rappresentazione in quelli che sono i giochi.
Il discorso è che anche le spotfest bisogna saperle fare; bisogna cercare di costruire una narrazione che sia efficace e soprattutto lavorare tanto di aspetti come il selling, il positioning/feeding e il timing. Questi aspetti sono la base di molti match di questo tipo che hanno fatto la storia, penso i match di una PWG o una Dragon Gate per esempio.

In questo abbiamo avuto due esempi. Due esempi che farei fatica a definire come efficaci al 100%, anche se sono pensati e sviluppati in maniera differente, permettendoci di vedere anche delle sfaccettature diverse di questa modalità narrativa.
Il primo è il match per il North American Title. Il Ladder è solitamente noto per essere visto in quest'ottica, quindi per l'appunto la possibilità di vedere tanti high spot e sequenze che, nel corso degli anni, sono diventati qualcosa di tipico della stipulazione. Basti pensare a quante volte abbiamo visto la sequenza di qualcuno che con una Senton si schianta sulla scale, oppure le persone che cadono sulle corde, e via discorrendo. La differenza iniziale tra una buona spotfest con la scala e una no, è spesso legata anche alla riuscita di questi spot, oltre all'inserimento di nuovo possibili momenti iconici.

Un elemento che accomuna più la spotfest è che ci sia una narrazione che risulti essere coesa e coerente con quanto stiamo vedendo sul ring, quindi gente come Greyson Waller o Solo Sikoa che non sanno vendere quello che stanno mettendo in scena, così come non riescono a posizionarsi in maniera adeguata, uccidono il ritmo del match, andando a danneggiare quello che Cameron Grimes e Santos Escobar riescono a fare, riuscendo in più momenti a salvare la narrazione.
Un plauso a Carmelo Hayes che riesce a non sfigurare, sebbene in molti momenti sembri spaesato.
Apprezzabile anche le interferenze dei vari soci attorno al ring. Anche questo un esempio di uno spot classico utilizzato dai tempi del TLC di WrestleMania 17, ma al contempo pensato e scritto in maniera ottimale, aiutando la storia, piuttosto che mettendola in difficoltà.

Jeffini per entrambi i match di cui stiamo parlando.


Il secondo è invece il match a quattro donne per il titolo femminile di NXT in singolo.
Penso sempre che prendere una delle migliori wrestler al mondo, toglierle tutta la narrazione tipica della scuola Joshi, e trasformarla in una semplice spot monkey senza senso sia una delle mosse peggiori che si potesse fare con Io Shirai.
Poi vedendo anche come sta venendo trattata Sarrae, con quel personaggio ridicolo, o come è stata trattata Asuka, boh trovo sempre scellerato questa modalità per utilizzare le wrestler jappe.
Il match è molto peggio del previsto, Mandy Rose ha il personaggio perfetto per lei, cioè quello della Diva negata sul ring, perchè di fatto non è una gimmick, ma un dato di fatto.
Per il resto inutile sottolineare un po' tutto il resto di negativo che ho già sottolineato per il Ladder, però con la gravante che questo avrebbe dovuto essere comunque uno spotlight per le quattro partecipanti. 

Penso che Cora Jade ne sia uscita come una possibile top babyface e spero che l'idea a questo punto sia quella di fare un feud Rose/Jade prima di prendere le Toxic Attraction in blocco e spostarle nel main roster, anche se ho seri dubbi che possano funzionare.


Questo mi porta a parlare del match nel Kickoff per gli NXT Women's Tag Team Titles. Perchè nel momento in cui la coppia random Dakota Kai e Raquel Gonzalez fa la sua vittoria, pensavo fosse un pretesto per chiudere le storyline del team heel.
Match che sottolinea come Gigi Dolin e Jacy Jayne non siano queste gran fenomeno sul ring (quindi inserite in questo contesto, con questa gimmick sono ottime) e che Raquel sia obiettivamente uno dei nomi futuri su cui puntare nella categoria femminile.
Ora mi incuriosisce capire il percorso che vogliono far fare ai due team, ero abbastanza convinto che il rimetterle insieme a caso, servisse più per costurire a un debutto delle neo campionesse nel main roster invece non sembrerebbe così, il che è un peccato perchè come questi ultimi mesi hanno dimostrato, non hanno più nulla da dire nel roster.


Innegabile parlare del match per i titoli di coppia come un ottimo match e la miglior contesa della serata.
Mi ha riportato al periodo d'oro della categoria qui a NXT, i feud tra American Alpha e Revival, oppure il periodo con i #DIY al top.
Un incontro che ha permesso ai tre team di mettere in mostra tutte le loro caratteristiche, facendo questo ha permesso anche di evidenziare e sottolineare i punti di forza, andando a coprire quelli che sono i limiti individuali.
Gli MSK con una chimica e un timing assolutamente impeccabile, che riescono a coprirsi bene e capirsi così bene che anche le mosse più complicate escono in maniera naturale.
L'Imperium con la loro modalità più brutale di porsi, con qualche errorino di positioning che ha danneggiato alcuni spot, ma che tutto sommato ha retto bene sul totale del match; a differenza di quanto visto nei due match a più persone.
Infine i Creed Brothers, un team giovane, ma esplosivo, un team che sembra aver studiato molto del lavoro degli Steiner, un po' come abbiamo detto nel parlare della Hall Of Fame il background è simile e l'esplosività, il modo di usare il proprio fisico permette di sottolineare questi aspetti.
Un match assolutamente impeccabile, che nonostante qualche sbavatura, riesce a rinforzare la categoria e soprattutto i singoli team, in modo da permettere a tutti di portarsi a casa una prestazione degna del weekend di WrestleMania.


Veniamo al main event. Un match che è interessante sotto differenti aspetti. Anche se penso che a livello di lottato la miglior prova delle capacità di Bron sia il suo incontro con Robert Roode, in questo caso abbiamo potuto testarne le capacità davanti a un pubblico grande e nel main event di un vero e proprio PPV.

Tutta la storyline è interessante, da un lato perchè abbiamo prima avuto i match con Tommaso Ciampa che lo hanno aiutato molto a cementarsi nel roster e poi quello con Dolph che ha rappresentato un bel test per il main roster. Penso di averne già parlato, ma Ziggler rappresenta il classico wrestler da usare in tre situazioni specifiche: in caso di infortunio; per testare le capacità di qualcuno; per aiutare un face ad andare over data la sua capacità di essere heel. Questa situazione ha permesso a due di questi tre punti di essere messi in scena.
Il percorso di Bron è dunque caratterizzato da questo feud che ha permesso di mettere bene in mostra le sue capacità sul quadrato, una dote non da poco e che solo uno come Ziggler riesce a fare, inoltre il ruolo di Dolph, aiutato dall'altro talento di Roode, ha permesso anche di farlo emergere maggiormente al livello di overness.

Questi elementi rendono il match interessante e anche un incontro nel complesso solido. Questo assieme a quanto visto alla cerimonia della Hall Of Fame, cioè nell'introdurre il padre e lo zio, sottolineano come Breakker abbia tutte le carte in regola per un buon futuro in WWE.
Per questo il finale, cioè con un pin sporco di Dolph, aiuterà assieme a una eventuale ripresa del feud con Ciampa nel main roster, ha dare delle basi solidissime per farlo crescere e dargli l'esperienza necessaria a sopportare sulle sue spalle il futuro.


Possiamo finalmente provare a tirare le conclusioni di quella che è stata la nostra domanda iniziale, ovvero capire se possiamo vedere questo evento come un banco di prova generale del nuovo roster.
Il problema di questo NXT è che non è nè carne nè pesce. Cioè è sia un territorio di sviluppo, sia un terzo roster.
Questa dimensione di misto deve sparire, e penso che sia la direzione che si inizierà a intravedere da martedì prossimo. Nel senso che LA Knight e Tommaso Ciampa lasceranno il roster dando più spazio ancora ai nomi nuovi e persone che vedremo lottare nel futuro (si spera meglio di Von Wagner).
Dopo tutto ci sono questi nomi, come Pete Dunne/Butch o Roderick Strong, che rappresentano un'anomalia, nel senso che sono nomi non da territorio di sviluppo, ma che hanno rinnovato o si sono presentati a NXT poco prima del cambiamento, quindi assunti nell'ottica di vederli come star già fatte e finite e che si sono ritrovate "incastrate" in questa dimensione. Questa è stata alla fin fine la premessa dietro ai War Games 2021, una premessa che appunto serviva a fare un po' il cambio della guardia (in quel contesto hanno provato subito a lanciare Bron o Wagner, nel primo caso con successo, nel secondo ne stiamo ridendo ancora adesso come un Eli Cottonwood qualunque).

Una volta partiti questi nomi (in cui rientrano anche Santos Escobar e Gunther; con MSK, Cameron Grimes e Carmelo Hayes al limite) ci si ritrova davanti a un territorio di sviluppo a tutti gli effetti. Quindi cosa puoi andare a fare?
Il limite di avere due ore televisive sono evidenti. Non puoi proporre a USA Network un programma al 100% di Developmental, non so se avete mai visto le puntate FCW o della prima NXT (purtroppo il modello non è la OVW di Jim Cornette) ma non sono proponibili su una tv nazionale.
Al contempo questo permetterebbe di sviluppare e avere già dei nomi noti a livello nazionale, un'opportunità che un modello regionale (o di WWE Network oggi) non permetterebbe.

Ci sono tanti nomi che potrebbero reggere facilmente un roster di sviluppo senza problemi. Anche se andasse via Bron Breakker, comunque di nomi utilizzabili ce ne sono. Però bisogna capire se il pubblico rimarrebbe a seguire un prodotto del genere alla lunga, cosa su cui ho dei seri dubbi, anche perchè puoi sperimentare in quel tipo di contesto, penso al tentativo con Von Wagner, ma in un contesto di National TV, devi avere un piano B da poter utilizzare e non sono sicuro che, eliminando i nomi già creati, tu abbia questa profondità di roster.


Con questo si conclude l'appuntamento con il commento di NXT Stand & Deliver. Ci vediamo domani con i Jeffini e l'analisi della prima notte di WrestleMania 38.

Per sapere i prossimi appuntamenti del weekend più atteso da noi fan di wrestling, vi ricordo di seguirmi su FaceBook o su Instagram e di commentare o qui (tramite account Google).

Alessio Garbini


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