Ritorna uno degli appuntamenti più apprezzati nella storia del sito. La serie di appuntamenti legati a WrestleMania, quindi come avrete potuto vedere sia su FaceBook che su Instagram siamo al primo di una serie di articoli che ci accompagnerà lungo tutto il weekend e oltre (se ancora non lo fate, seguitemi sia su FaceBook che su Instagram cliccando sul nome del social di vostra scelta. In entrambi i contesti i contenuti sono differenti).
All'interno delle rubriche, quella per la Hall Of Fame rimane un appuntamento fisso e importante per ricordare la storia della nostra disciplina. Potete leggere gli appuntamenti delle scorse edizioni, con la bio dei vari introdotti e un commento, cliccando direttamente sull'anno di vostra scelta: 2014, 2015, 2016 e 2017.
Non so se, come per i Jeffo Awards perduti, andrò a recuperare le edizioni perse negli anni; fatemi sapere se volete leggere delle bio anche degli Hall Of Famer del periodo 2018/2021 o, perchè no, anche del pre-2013. Per farlo potete commentare direttamente qui usando l'account Google, oppure scrivendomi in direct su FaceBook o su Instagram (cliccate sul nome per indirizzarvi al social).
Vader
Cosa si può dire su Vader?
Probabilmente uno dei più importanti Superheavyweight della storia. Non soltanto per l'impatto in sè, ma anche per tutto quello che è stato in grado di fare sul ring e attorno a esso.
13 titoli del mondo portati a casa da tutto il mondo. I titoli WCW negli USA; i titoli CWA in Europa; i titoli IWGP e Triple Crown in Giappone; il titolo UWA in Messico, senza dimenticare il titolo della UWFi, nello shoot style. Non sono tanto un elenco fine a se stesso, ma un modo per presentare un wrestler che, in ogni regione in cui è stato, in ogni stile in cui ha lottato, ha prodotto un impatto così enorme da dover essere premiato.
Trovo sempre interessante questo dato di Vader, il fatto che non sia riuscito a vincere un titolo praticamente solo in WWE. Motivo di questo come Shawn Michaels lo avesse preso in antipatia e si sia opposto nel momento in cui doveva perdere il titolo contro di lui.
Non potrei riassumere la sua carriera in poche righe, è davvero impossibile. Posso provare a riassumere in match o feud da ricordare, anche se sono troppi.
Il suo stint in NJPW e il feud con Inoki che causò una rivolta al Sumo Hall, perchè riuscì a battere in poco tempo l'erore di casa.
Negli US dove il suo feud in WCW con Sting e Cactus Jack hanno permesso al primo di offrire ottimi match in un periodo in cui lo stinger stava soffrendo da campione per le sue mancanze; mentre ha messo definitivamente Jack nella mappa del mainstream. Senza Vader non avremmo avuto Foley e Sting per come li conosciamo oggi.
La sua reputazione che lo porta a lottare in UWFi sconfiggendo Takada, altro idolo di casa, in un contesto di shoot style. Proprio a dimostrare della reputazione che aveva di "lottatore vero", anche grazie al match con Stan Hansen dove rischia di perdere un occhio.
Non a caso dopo l'esperienza in WWE se ne torna in Giappone, nella sponda AJPW e ha grandi match con i nomi principali dell'epoca: Misawa, Taue o Kobashi.
Così come in NOAH dove aiuta Jun Akiyama a diventare un nome di punta, presente anche oggi con questa nomea proprio grazie a lui.
Una delle ultime cose fatte, quel feud con Will Ospreay costruito sul suo Tweet e che ha portato a un match molto atteso e costruito divinamente nel 2016, ma con un retroscena non proprio onorevole, diciamo. Si era lamentato della coreaografia di Ospreay/Ricochet e si oppose nel jobbare al giovane Will a Londra il giorno dello show.
Insomma, difficile e molto complesso parlare della grandezza di questo wrestler, della sua importanza nel mondo. Uno di quei nomi che, 9 volte su 10, se si sceglie un suo match sarà sicuramente qualcosa di importante e imprescindibile per differenti motivi che sia contro Otto Wanz in Germania o contro Shawn Michaels in WWE.
Sharmell
Non sono uno di quelli che si scandalizzano nel vedere certi nomi comparire nella lista dei membri della Hall Of Fame WWE ogni anno.
Ci sono delle regole di mercato dietro, il fatto di essere in Texas e voler omaggiare lo stato; il dover per forza inserire una donna (e in WWE non è che ci sia questa lunga schiera di nomi degni, oltre a quelli già inseriti). Quindi Sharmell, soprattutto nel momento in cui la relazione con Booker T è più forte che mai, non è scandaloso. Provate a sentire il podcast di Booker e le sue opinioni o a vedere quanti nomi della Reality Of Wrestling (la scuola gestita da Huffman) siano entrati in questi ultimi mesi nel roster e alcune cose saranno più chiare.
Quello per cui rimane maggiormente ricordata è sicuramente il suo stint in WWE e poi TNA dal 2005 al 2009 a fianco del marito. Nonostante il coinvolgimento in quel feud con Kurt Angle che fingiamo tutti non esista, pensiamo però alla sua associazione come Queen Sharmell nell'act di King Booker e nel ruolo di manager del marito nella Main Event Mafia. Due ruoli che rivestì sicuramente in maniera ottima.
Non tutti si ricordano del primo periodo della sua carriera. Nel 1999 quando divenne una Nitro Girl in WCW, iniziò anche ad allenarsi sul ring, riuscendo a fare qualche match nel 2000, quando nel 2001 venne assunta dalla WWF, prima che acquisisse la WCW, iniziò ad allenarsi in OVW ma un infortunio pose fine alla sua carriera. Tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002 provò anche la carriera di intervistatrice backstage, ma senza successo.
Jim Cornette ne parlò bene nel suo podcast in relazione a questo suo stint.
Steiner Brothers
Non riesco a pensare a una situazione migliore per la loro introduzione. Bron Breakker che ha permesso al nome Steiner di essere riabilitato agli occhi della WWE (pochi anni fa c'era la foto di Scott con la scritto "non posso entrare" proprio alla cerimonia).
Gli Steiner hanno una storia da raccontare unica, come unica è la loro carriera. Il ritardo nell'annuncio è dovuto proprio a questo aspetto; volevano introdurre il solo Rick, un po' sempre in funzione di Bron (come fatto con la sua presenza a NXT per la vittoria del titolo), ma i due fratelli hanno sempre voluto essere uniti.
Rick iniziò la carriera per primo, proveniente dall'Amateur e con una forte considerazione e talento, scelse di aspettare e rispettare le scelte di Scott per poter svolgere la loro carriera assieme.
Un'attesa che fu ben ripagata. La carriera dei due prende decisamenteil via con la nascita della coppia. Iniziano a farsi notare, con una chimica fantastica, un carisma naturale che nasce dalla potenza dell'eseguire le mosse che li rende riconoscibili. Un'esplosività che ancora più di tutti li rende unici.
Oltre a questo i due creano un sacco di sequenze e di mosse che vediamo ancora oggi, pensiamo alla Frankensteiner.
Così come Rick aspettò e rispetto il fratello, lo stesso Scott fece uguale, nel momento in cui la WCW voleva dargli un push, preferì lottare con il fratello ancora.
Non a caso il lavoro di Scott in singolo iniziò solo nel 1999, quando i due scelsero di sciogliersi e di provarci in singolo. Ma per Rick era già troppo tardi e si perse via.
Il cambio totale di look di Scott, il suo modo di fare promo e il suo talento sul ring lo rendono uno dei nomi di punta della fase finale della WCW. Portandosi a casa anche il titolo, con probabilmente il miglior regno da campione degli ultimi 5 anni della federazione. La serie di match dal 2000 al 2001.
Viene ricordato poi per il ruolo più da freak, con il fallimento del feud con HHH in WWE nel 2003, per colpa e infortuni di entrambi, e lo stint in TNA più da manager che da vero e proprio wrestler, che ci ha regalato quel promo delirante e fantastico sulla matematica.
I due che si aspettano quindi anche per entrare nella Hall Of Fame, questo rimane poetico e, un po' da romantico, mi piacerebbe sperare che questo porti a far debuttare Breakker nel main roster con il suo "vero" nome. Rex Steiner.
Shad
La tragedia di Shad è una di quelle storie che ha lasciato il segno. Il sacrificio del padre che si getta in mare per salvare il figlio, permettergli di raggiungere la riva e sopravvivere, non riemergendo è più di tutti sinonimo con quello che questo premio, il Warrior Award, dovrebbe rappresentare.
Non c'è davvero molto da dire sulla carriera di Shad. Una carriera costruita attorno al team dei Cryme Time con JTG e che più che buoni segmenti (con altri orrendi come quello con Lita) non ha da dare.
Però, dato che Ultimate Warrior era un misogino, omofobo e razzista, che nulla ha a che vedere con un premio caritatevole (nominato sull'aver volutamente interpretato male le sue parole, voleva un premio per chi stava dietro le quinte) sarebbe bello se il premio fosse rinominato a Shad, per ricordare un wrestler che davvero ha saputo rappresentare i valori e lo spirito che la WWE ha consegnato a posteriori a questa celebrazione.
Undertaker
Nel 2014 realizzai una serie di speciali per raccontare la Winning Streak: parte 1, parte 2, parte 3 e la parte 4, gli speciali furono realizzati prima di WrestleMania XXX, cioè prima del match con Brock Lesnar che pose fine alla striscia vincente e, senza saperlo, raccontai la storia della WS proprio prima che finisse.
Qui il commento a caldo che feci sia per chiudere la serie e per raccontare quello che mi mosse quella notte, una delle poche vere sorprese che ho potuto raccontare in diretta.
Andando a guardare agli ultimi anni si è arrivati a ridurre la carriera di Undertaker a WrestleMania e ai suoi match in questo Premium Live Event.
Ma ridurre la carriera e l'importanza di Taker a questo è un esercizio che risulta essere riduttivo, davanti a quella che è una carriera impeccabile e al servizio della WWE.
Perchè più di tutti, se dovessimo metterci a cercare un simbolo della compagnia non possiamo che guardare a un wrestler fedele alla causa fino alla fine, un wrestler che con una carriera finita, non riesce e non voler offrire qualcosa a Vince McMahon, rispondendo alle sue richiesta per cercare di rendere indimenticabile un PPV.
Nonostante questa totale fedeltà non è mai stato un vero protagonista, non stiamo parlando di Hulk Hogan o Steve Austin; nonostante questo è riuscito a entrare nel cuore dei fan, riuscendo ad attraversare più epoche con un'immensa capacità di evolversi assieme ai gusti degli spettatori.
Ha vissuta la fine dell'Era Gimmick, il passaggio alla New Generation, l'Era Attitude, la Ruthless Aggression Era, la Reality Era. In ognuna di queste epoche, ha mantenuto lo stesso personaggio che si è evoluto. Alcune sono riuscite, altre meno, ma tutte hanno permesso a Mark Calaway di lasciare il segno, diventando uno dei wrestler preferiti, sia all'interno della compagnia che nel cuore dei fan.
Un nome di cui nessuno ha mai detto male, nè sul ring, nè fuori. Un nome che ha ispirato una lunga serie di persone, con la fedeltà, il comportamento e con i suoi match.
Il fatto stesso che Vince McMahon abbia deciso di presenziare alla cerimonia per introdurlo (ne riparleremo a breve) è un sintomo di questo aspetto, di come sia un nome amato e rispettato da tutti e che ha saputo tenere in ordine un backstage travolto dal chaos in passato, diventando un punto di riferimento per tutti.
Con questo nome si conclude la nostra analisi di questa classe 2022 della Hall Of Fame. Ci vediamo domani con i pronostici delle due notti di WrestleMania 38.
Per sapere i prossimi appuntamenti del weekend più atteso da noi fan di wrestling, vi ricordo di seguirmi su FaceBook o su Instagram e di commentare o qui (tramite account Google) oppure con un direct sui social per farmi sapere se volete che completi le classi della HOF.
Alessio Garbini
Che spettacolo quest anno tutti top wow. Complimenti x le descrizioni degli atleti
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