Come da tradizione dalla nascita del blog dedichiamo uno spazio, durante la settimana di WrestleMania, alla Hall Of Fame e a chi verrà introdotto durante la cerimonia di sabato.
Le edizioni precedenti le potete trovare cliccando: 2014 e 2015.
Sting
Cosa si può dire su quello che sarà uno dei protagonisti principali di questa Hall Of Fame?
Spesso la sua eredità viene quasi data per scontata, lo si considera una leggenda senza tenere in considerazione come sia arrivato ad avere questo titolo.
Al debutto era un semplice body builder che cercava di sfruttare la scia del successo di Hulk Hogan, in coppia con Ultimate Warrior nella UWF di Bill Watts inizia a mostrare di non essere soltanto un bel fisico.
Ma la sua consacrazione avviene quando la UWF viene acquistata dalla JCP (unione che fa da apripista alla nascita della WCW) e viene contrapposto a Ric Flair con il classico di Clash Of The Champions I nel 1988.
Da qui la sua carriera diventa un unicum con quella di Flair diventandone uno dei rivali principali in WCW.
Dopo essere stato "messo sulla mappa" dal match con Flair la sua ascesa è indomabile. Titoli su titoli, viene impostato come il volto face della compagnia. Il feud con l'nWo, e soprattutto con Hulk Hogan, è uno dei massimi successi della compagnia di Atlanta. La sua figura si modifica diventando iconica, il volto ispirato a "Il Corvo", diventand un simbolo.
Con la chiusura della WCW per tre volte fu vicino alla WWE, ma mai c'era un'offerta valida. Diventerà quindi un nome importante per portare la TNA come una reale concorrente della compagnia di Vince McMahon.
Sotto Dixie Carter diventa in poco tempo una leggenda, un ruolo che permette di vederlo contro grandi atleti come Kurt Angle o Jeff Jarrett e ha un ruolo non indifferente nel lanciare la nuova generazione di wrestler, Samoa Joe e AJ Styles, almeno fino all'arrivo di Hogan.
La sua introduzione non è solo un ruolo di immagine. Ma anzi è nettamente un grande riconoscimento per uno dei volti più noti e importanti della scena del wrestling degli anni '90 e '00. Un wrestler di cui dovreste recuperare in toto la sua carriera per capire chi sia e che cosa rappresenti per il business.
The Godfather
Quando si cerca di definire il concetto di mid-carder bisognerebbe guardare ad alcune carriere. Quella di Charles Wright è proprio una di quelle. In WWE per oltre 10 anni, ha interpretato differenti personaggi rimasti, nel bene o nel male, nell'immaginario: Kama, Papa Shango e quella più nota The Godfather.
Il personaggio del pappone fu un modo in suo modo innovativo per l'epoca, visto che siamo in pieno revival degli anni '90 anche nel wrestling la sua introduzione sarà legata a lui.
Un'introduzione che nel complesso della cerimonia di quest'anno, con differenti nomi di primo piano, ci sta. Certo ci sono personaggi più importanti non ancora introdotti, ma non è sicuramente uno scandalo come altri nomi visti in passato.
Stan Hansen
Stan Hansen è forse uno dei migliori wrestler di questa classe.
La sua introduzione ricopre un po' il ruolo che ebbero Antonio Inoki e Tatsumi Fujinami in passato, essendo molto amato e noto soprattutto in Giappone.
La parte più importante della sua carriera si è svolto qui, dove è rimasto per oltre 20 anni in AJPW mettendo a segno dei capolavori contro Jumbo Tsuruta, Mitsuharu Misawa e Kenta Kobashi. Il suo ruolo come top gaijin da contrapporre alle grandi stelle della compagnia e ai giovani leoni è chiave nel grande successo che la compagnia di Giant Baba ha vissuto negli anni '90.
Ha saputo modificare il suo stile adattandosi a quello che il pubblico dell'epoca voleva. Diventando una vera e propria icona del pro-wrestling a livello mondiale.
Prima di approdare in Giappone si era già fatto un nome, sia nel suo breve stint in WWE (all'epoca ancora WWWF) sul finire degli anni '70, con un ottimo feud con Bruno Sammartino, e poi in AWA.
Oltre ad essere il vincitore della prima Royal Rumble della storia.
La sua introduzione rappresenta un po' il discorso su quello che la compagnia sta cercando di fare. Ammiccare a un certo tipo di pubblico, il fine ultimo di NXT, cercando quindi di spingere anche questi fan ad acquistare il Network, spingendo anche in Giappone.
Snoop Dogg & Joan Lunden
Introduzioni minori per la storia del wrestling ma sicuramente con un forte peso politico.
Snoop, oltre a qualche apparizione in WWE è il cugino di Sasha Banks. Joan Lunden continua la farsa legata al Warrior Awards. Nel senso che il discorso fu quello di premiare il personale dietro alle quinte, mentre la compagnia lo ha convertito in un premio da dare a chi mostra una forza di spirito da "guerriero", quest'anno viene dunque premiata la giornalista che sta affrontando il cancro dando un forte peso alla sua lotta.
Entrambi i nomi richiamano a tre questioni cruciali per gli USA di oggi, il razzismo serpreggiante verso gli afro americani, il ruolo della donna e la lotta al cancro. Ma sarei un mal pensante se ritenessi queste due introduzioni solo per questo motivo.
Jacqueline
Ormai ogni anno ci viene presentata una quota rosa per la cerimonia.
Come ho accennato nella storia della divisione femminile in WWE Jacqueline ebbe un ruolo di primo piano nel rilanciare la divisione quando fu riformata nel 1998.
Sebbene poi si sia tramutato in un'esasperazione della figura femminile in una visione sessualizzata non stiamo comunque parlando di una modella come poteva essere Sable.
Per quello si è cercato di dare un certo peso al suo essere una wrestler, sebbene in quel periodo ci si focalizzasse su altro.
Fu anche tra le prima, insieme a Jazz e Trish Stratus, di un periodo buono per la divisione femminile.
Sebbene si possa dire che sia rimasta fregata dai tempi, nel senso che se fosse stata protagonista in altri periodi storici avrebbe avuto un riscontro maggiore parliamo comunque di una buona lottatrice che ha assunto un ruolo importante nella storia della divisione.
Big Boss Man
Il caso di Big Boss Man è particolare. Da molti viene ricordato soprattutto per la gimmick da poliziotto e poi da guardia giurata. Però si trattava di un wrestler che sicuramente avrebbe meritato di più. O almeno un trattamento migliore.
Inizialmente doveva fare la semplice body guard per Jim Cornette nella JCP, salvo poi rivelarsi un buon wrestler per la sua mole.
Possiamo dire quindi, come per Sting, che inizialmente fu assunto con un ruolo, ma poi si rivelò essere un buon lottatore.
Stava iniziando a ricevere dei buoni riscontri fino all'arrivo in WWF. Di sicuro non ricevette abbastanza spazio, rimanendo comunque nell'ambiente del mid-carding e ricevendo dei discreti push. Ultimamente sembra quasi essere ricordato più per il suo ultimo stint, in cui affrontò Undertaker a WrestleMania in un Hell In A Cell, ma ormai era a fine carriera.
Discorso differente rispetto a quello fatto per The Godfather, in questo caso non si trattava di un semplice e solo mid-carder, ma anzi poteva ricevere qualcosa di più rispetto a quanto avuto. Certo non stiamo parlando di un possibile nuovo Hulk Hogan, però diamo credito a questa figura.
Fabulous Freebirds
I New Day hanno messo in evidenza la Freebird Rule. Questa regola consiste nel fatto che se un gruppo di tre wrestler vince il titolo di tag esso possa essere difeso dai differenti membri indistintamente.
Ma questa non è l'unica innovazione importata dal team composto da Michael Hayes, Terry Gordy e Buddy Roberts. Si tratta dei primi ad aver imposto una entry music nel loro ingresso.
Tra i più importanti gruppi del wrestling regionale sono ricordati soprattutto per il grandissimo feud in WCCW con i Von Erichs, uno dei feud principali della regione, che ha portato a dei grandissimi introiti alla federazione di Dallas.
Quando si spostarono in AWA misero in piedi un grande feud con uno dei migliori tag team degli anni '80, i Road Warriors.
Possiamo senza dubbio ritenere i Freebirds come tra i migliori tag team della loro epoca, riuscirono a spostare l'attenzione sui match a squadre in molte regioni. Per capire la loro importanza basta vedere il ruolo assunto dalla entry e dalla regola che porta il loro nome. Un ingresso meritato, soprattutto perchè Hayes lavora in WWE da metà anni '90.
Un'edizione questa che sembra molto ricca di nomi. Anche gli aneddoti che potrebbero raccontare i differenti protagonisti renderanno sicuramente interessante la cerimonia.
Inoltre da un poster uscito in questi giorni sembra che ci sarà un premio denominato WWE Legacy con i seguenti nomi in cartellone: Ed Lewis, Frank Gotch, Georg Hackenschmidt, Mildred Burke e Pat O'Connor (potete trovare alcune informazioni su queste figure storiche nell'articolo dedicato a tutti gli screwjob della storia). Ovvero i nomi di alcuni pionieri di questa disciplina.
Non si sanno ancora dettagli su questa categoria, sicuramente è una novità che la WWE onori wrestler provenienti da un'epoca precedente a quella televisiva, sebbene Antonino Rocca, Gorgeous George e Buddy Rogers furono introdotti nella Hall Of Fame e furono nomi contemporanei a quelli di O'Connor.
Vedremo, sicuramente questa cosa aggiunge un motivo in più per seguire la cerimonia.
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Alessio Garbini